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Il tempo e le giornate di recupero da un allenamento a un altro dipendono principalmente da 3 fattori:

  1. TIPOLOGIA E INTENSITA’ DI LAVORO Più l’allenamento sarà intenso e maggior tempo di recupero sarà richiesto dal nostro organismo per affrontare un altro allenamento altrettanto tassante.

Con un’attenta e studiata programmazione di allenamento e periodizzazione degli stimoli allenanti, si potrà ovviare a tali problemi e velocizzare il processo di recupero.

La capacità del bravo allenatore è infatti proprio quella di “CONFERIRE IL MASSIMO STIMOLO E AL CONTEMPO GARANTIRE IL MIGLIOR RECUPERO AL SOGGETTO”, OTTIMIZZANDO COSI’ IL PROCESSO DELLA SUPERCOMPENSAZIONE.

 

  1. VOLUME E FREQUENZA SETTIMANALE Anche qui stesso discorso: più il volume e quindi la quantità di lavoro saranno elevati, in teoria maggiore dovrebbe essere il recupero. Qui l’alternanza dell’intensità (1° punto) giocherà in ruolo fondamentale, organizzando e differenziando gli allenamenti anche per quanto riguarda la loro durata.

 

  1. FORMA FISICA E CAPACITA’ DI RECUPERO Più un soggetto è allenato, migliore sarà la sua capacità di recupero. Questo è vero, ma anche in questo caso fino a un certo punto… perché il soggetto in questione dovrà inevitabilmente essere sottoposto a intensità o volumi o frequenze di allenamento via via più elevati per poter continuare a migliorare.

 

In conclusione, il “QUANTO RECUPERARE” dipenderà strettamente dal recupero fisiologico dei diversi sistemi energetici utilizzati e, soprattutto, dalla validità della programmazione di allenamento e dalla conseguente capacità e bravura dell’allenatore nello strutturare il piano di lavoro.